Lo yoga è una disciplina millenaria nata in India e deriva dalla parola sanscrita che significa unione.
Unione di cosa: di corpo, mente e spirito.
È un po’ difficile realmente raccontare cosa sia lo yoga e cosa faccia perché sembra quasi un po’…una magia.
In verità lo yoga è una di quelle discipline che va assaporata, sperimentata e vissuta direttamente e in prima persona.
Non è una ginnastica, non è uno stretching e non è un modo per tonificare i muscoli o al contrario non è un semplice modo di rilassarsi.
Durante una lezione di yoga si lavora su più aspetti:
- sul piano fisico con le famose posture che si fanno prendere al corpo, le asana;
- sul respiro con le tecniche di pranayama per andare a far circolare in maniera ottimale le energie, il prana all’interno del corpo
- sulla mente, sulla psiche solitamente alla fine di una classe, quando ci si dedica al rilassamento e alla meditazione.
Il trait d’union tra corpo e spirito è proprio il respiro.
Prendere coscienza del proprio respiro per riuscire a controllarlo e incanalarlo laddove necessario, è una delle cose basilari che si impara durante una lezione di yoga.
Il prana fluisce e si diffonde all’interno del nostro corpo grazie a delle ruote energetiche che tutti noi abbiamo sentito nominate: i chakra.
Le principali individuate sono 7:
- Muladhara, il chakra della radice.
- Svdhisthana, il chakra sacrale.
- Manipura, il chakra del plesso solare.
- Anahata, il chakra del cuore.
- Vishuddha, il chakra della gola.
- Ajna, il chakra del terzo occhio.
- Sahasrara, il chakra della corona
Immagina quindi queste ruote, che sono posizionate in punti specifici del nostro corpo, a cui poi sono stati assegnati anche dei colori, come dei mulini che girano grazie alla forza esercitata dal prana che scorre lungo la colonna vertebrale e poi sempre lungo questa colonna si incrociano altre due importantissimi flussi energetici che sono le nadi (femminili e maschili) che si intersecano tra loro proprio in questi 7 centri energetici. L’energia arriva a queste ruote, da queste ruote si propaga o resta bloccata per cui, quando facciamo yoga, andiamo a sbloccare con le asana determinati punti nei quali l’energia potrebbe essersi accumulata o nei quali serve mandarne di più.
Con le tecniche di respirazione riusciamo a gestire meglio il fluire del prana facendolo circolare più efficacemente all’interno del nostro corpo e attraverso la meditazione o le visualizzazioni e il rilassamento guidato si cerca di amplificare l’esperienza positiva per farne memoria nel corpo e nella mente.
Quindi non è una semplice ginnastica ma non è nemmeno qualcosa di complicato e difficile da fare.
Lo yoga è veramente per tutti; può essere praticato ovunque e in qualsiasi momento della giornata ma anche di esperienza di vita poiché non è mai troppo tardi per iniziare.
Chiaramente, quando ci focalizziamo sul corpo e sul nostro sentire interiore, diventiamo maggiormente consapevoli di alcuni disagi che stiamo vivendo e possiamo anche sentire delle sensazioni negative.
Ecco, non dobbiamo spaventarci o bloccarci anzi dobbiamo cercare di armonizzarle nell’insieme per andare a lavorare e integrarle ed equilibrarle tra sensazioni positive e negative.
Altri due aspetti importantissimi della pratica dello yoga sono:
- il non forzare una posizione o un pensiero poiché con lo yoga devi sentirti un tutt’uno col tappetino, la pratica, l’ambiente e la posizione che stai facendo e poi
- non dev’esserci giudizio
Normalmente quando stai iniziando a meditare e mentre stai cercando di sgomberare completamente la mente ecco che arrivano loro: i pensieri a distrarti.
Non giudicarti, lascia fare e non soffermarti; i pensieri sono come nuvole che passano, delle quali prendiamo coscienza ma che lasciamo andare perché non necessari in quel momento.
E cosi tutto lo yoga: no sforzo e no giudizio.
Come può aiutare lo yoga in gravidanza?
Durante i mesi di gestazione sono molte le trasformazioni che vive la mamma, piccoli e grandi cambiamenti che coinvolgono tanto la propria fisicità quanto il proprio mondo interiore.
Possiamo senza ombra di dubbio affermare che la donna in gravidanza si trova a vivere naturalmente e senza sforzi uno stato di autoascolto che è quello ricercato durante la pratica sul tappetino; si ricerca unione ed equilibrio, sempre nuovi, tra corpo e mente.
La mamma in dolce attesa, cosi come chiunque decida di praticare yoga, ricerca uno stato di benessere, che faccia star bene lei e la creatura che protegge al proprio interno.
Grazie allo yoga in gravidanza si riuscirà a raggiungere questo stato di tranquillità, equilibrio e appagamento in modo molto semplice.
Durante le classi di yoga in gravidanza si lavora sia sul corpo, che vive modifiche continue e che per questo richiede costante ri-calibrazione e attenzione, che sul proprio stato mentale; tutto attraverso il respiro.
E mentre si pratica yoga, proprio il respiro – che è una funzione automatica del corpo al quale non pensiamo mai – diventa centrale e aiuta la mamma a restare nel qui e ora, a connettersi al proprio corpo fisico e al proprio stato mentale oltre che chiaramente al proprio bambino.
Personalmente in ogni classe yoga in gravidanza mi piace inserire oltre alle asana anche visualizzazioni o esercizi di pranayama e al più delle volte ci collego sempre mantra e mudra che ritengo potenzino ancora di più la pratica.
Oltre a questo, posso aggiungere che la pratica dello yoga aiuta a togliere un po’ di inibizioni, sia perché si utilizzano posizioni magari un po’ insolite che saranno utilissime al momento del travaglio; sia perché si possono utilizzare – a discrezione dell’insegnante, chiaramente – dei mantra, dei vocalizzi che servono tantissimo durante il travaglio e il parto.
Lo yoga pertanto aiuta a lasciarci andare e ad accettare il cambiamento.
Come abbiamo visto, il praticante yoga e la donna in dolce attesa hanno tantissimo in comune a livello di energia e benessere ricercato quindi è tutto molto naturale però mi senti di dirti di fare comunque attenzione di scegliere bene l’insegnante al quale scegli di affidarti; ormai, e soprattutto causa Covid, sono tanti i corsi – gratis o meno – che trovi online, online va bene ma informati su chi tiene il corso e se riesci a praticare col maestro di fronte a te direi che è decisamente molto meglio.
Solo in questo modo l’insegnante potrà seguire i tuoi movimenti e correggerti; perché vero che i movimenti sono “standard” ma non lo sono le diverse gravidanze ed è bene che ognuna venga seguita personalmente, come fossi una dea perché di fatto…alla fine…è proprio ciò che sei e devi prenderti cura di te tanto quanto ti stai prendendo cura della vita che custodisci.
Quindi, pratica ma con prudenza seguendo poche ma importanti e fondamentali regole d’oro:
- Non esagerare con gli allungamenti – ricorda che il tuo corpo sta producendo un ormone che si chiama relaxina che potrebbe….
- Non comprimere mai pancia e pavimento pelvico
- Non forzare le torsioni
- Evita gli inarcamenti e tutto ciò che accentua la lordosi
- Evita le posizione prone
- Evita le inversioni
- Evita di rimanere supina troppo a lungo soprattutto nel 3 trimestre – come posizione di rilassamento usa quella fetale sul fianco sinistro
- Evita di stare troppo a lungo in posizioni di equilibrio su una gamba sola e senza l’aiuto di una parete/sedia
- Non aumentare troppo la frequenza cardiaca
- Cambia presso posizione
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